In questa fase alcuni giorni sembrano scorrere tranquillamente, mentre altri risultano davvero impegnativi! Il tuo bambino sta lentamente raggiungendo la fase finale della sua vita da neonato e mostra in modo sempre più chiaro la persona che si nasconde dietro al suo aspetto tondo e paffuto. E, a volte, risulterà ancora timido nei confronti degli estranei, alcuni bambini di più, altri di meno.
Il tuo bambino continuerà a tentare di muoversi, a prescindere dal fatto che sia già in grado di gattonare e di sedersi o che stia cercando di farlo in questo periodo. Forse il tuo bimbo si solleva già da solo e riesce persino a rimanere in piedi per qualche momento. I bambini piccoli sembrano non essere mai a corto di energie e la perseveranza con cui provano a effettuare dei movimenti risulta a volte quasi invidiabile. Alcuni bambini sono ancora poco interessati a muoversi, il che è del tutto normale. Tuttavia, se questo ti rende insicura, rivolgiti in tal senso al tuo pediatra. Lo specialista sarà in grado di dirti se il tuo bambino ha semplicemente bisogno di più tempo o se, nel suo caso, potrebbe essere utile ricorrere a qualche esercizio di stimolazione.
In questo periodo al tuo bimbo piace sempre di più stare seduto a tavola insieme alla famiglia. Se possibile, si consiglia sicuramente di consumare i pasti tutti insieme. Questo consente ai bambini di interiorizzare precocemente il fatto che i pasti rappresentino qualcosa di più di una semplice assunzione di cibo. Inoltre, come in quasi tutti gli ambiti della vita, anche in questo caso il tuo bambino apprenderà per imitazione. Se si mangia tutti insieme, se ci si ascolta e si presta attenzione l’un l’altro, anche i bambini impareranno a fare lo stesso, e questo vale anche per il cibo: se i genitori danno l’esempio seguendo una dieta sana ed equilibrata, anche per i bambini sarà più facile seguirla.
Se, nelle ultime settimane, il tuo bambino si è messo in bocca di tutto, ma proprio tutto, questo tipo di esplorazione viene ora meno e il bambino tende ora sempre più spesso a esaminare gli oggetti ricorrendo agli occhi e alle mani. Diversi materiali, come una pigna di abete, una sciarpa di seta, del cartone ondulato, offrono al bambino interessanti esperienze sensoriali. Anche dal punto di vista linguistico il tuo bambino continuerà a svilupparsi costantemente e cercherà sempre più spesso di unire due sillabe tra loro. Puoi favorire l’acquisizione del linguaggio parlandogli spesso. In tal senso, non è necessario che tu ti sieda e tenga un comizio al bambino, ma, nella vita di tutti i giorni, puoi spiegargli costantemente le azioni che stai facendo in quel momento: quale capo di abbigliamento gli stai facendo indossare e dove, comunicargli che vi state recando all’ascensore, che state salendo in macchina o sull’autobus, e così via. E anche se il bambino non sembra sempre ascoltare attivamente, ricorda che i bimbi assorbono molto di più di quanto a volte pensiamo.
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Molti genitori rimangono sorpresi di fronte al fatto che, quando gioca, il loro bambino non scelga necessariamente il sonaglio sofisticato o il simpatico libretto sensoriale appena acquistato. A volte, banali oggetti domestici risultano infatti molto più eccitanti per lui: una frusta, una piccola bottiglia di plastica vuota o dei barattoli in plastica per conserve in cui il bambino potrà inserire ed estrarre, ad esempio, cucchiai di plastica o mattoncini Duplo. Anche un sacchetto di plastica, chiuso con dei bottoni e riempito di riso crudo, funge da meraviglioso giocattolo sensoriale.
Non lo si ripete mai abbastanza: chi si prende cura di un bambino fa moltissimo, sia di giorno che di notte. Per questo è ancora più importante che tu ti prenda cura di te, anche se a volte sembra difficile o quasi impossibile. Cerca di integrare nella tua giornata alcune pause, seppur piccole, e sfruttale per fare qualcosa che ti fa stare bene: un pisolino o una breve sessione di yoga, respirare un po d’aria fresca, leggere qualche pagina di un libro o assaporare un pezzo di cioccolato in tutta tranquillità. Se ti accorgi di essere contratta, integra nella tua routine quotidiana anche degli esercizi per la schiena. E, ancora, per la cronaca: chiedi aiuto prima che tutto diventi troppo! Chiedere aiuto non è un segno di debolezza e non indica affatto che tu non sia una buona mamma o un buon papà.