Probabilmente da più di sei mesi la tua vita è stata rivoluzionata, ed ecco che ora ti attende ancora più movimento e dinamismo, nel senso più letterale dei termini. Il tuo bambino vorrà infatti esplorare sempre di più il mondo e sarà anche felice di farlo gattonando in modo autonomo.
È possibile che il tuo bambino provi ora per la prima volta a gattonare e che riesca addirittura a compiere i primi tragitti. Ma forse non esattamente nel modo in cui ti immagineresti: alcuni bambini sono infatti creativi e trovano metodi alternativi. Ad esempio, si spingono in avanti sul sedere oppure, semplicemente, si rotolano fino a raggiungere la loro meta. L’esercizio costante rafforza ulteriormente la muscolatura del bambino, che ora potrebbe anche provare a sedersi da solo. Se il tuo bambino ha già cominciato a muoversi negli spazi, è ora il momento di scandagliare l’appartamento o la casa dal punto di vista del bambino, allontanando dalla sua portata le potenziali fonti di pericolo, in particolare i piccoli oggetti che il bambino potrebbe ingerire.
Per i bambini che hanno un grande appetito la mattina e vogliono dormire tutta la notte.
Mentre alcuni bambini si muovono già vispi nei vari spazi, altri optano invece per un ritmo più tranquillo e preferiscono concentrarsi sulla motricità fine. Anche sotto questo aspetto il bimbo risulta infatti sempre più scaltro e ora impara ad afferrare gli oggetti in modo ancora più mirato passandoli da una mano all’altra. Inoltre, il bimbo potrebbe già esercitarsi nella cosiddetta «presa a forbice» e afferrare gli oggetti utilizzando l’intera lunghezza dell’indice e del pollice. Questa fase precede quella della presa cosiddetta «a pinzetta». Il tuo bambino sviluppa anche una propria consapevolezza dello spazio ed è ora in grado di valutare meglio la vicinanza o la lontananza di un oggetto.
Il menu risulterà ancora più vario e, nel caso in cui tu non gli abbia ancora proposto il finger food, vale sicuramente la pena provarlo subito. Il finger food, infatti, non solo può stimolare il suo appetito, ma rappresenta anche un’importante esperienza sensoriale. In tal senso si adattano bene le verdure cotte tagliate a pezzettoni, così come l’avocado, i frutti di bosco, il mango o la pasta molto scotta.
In questa fase il tuo bambino comincerà già a capire le prime parole: il suo nome, forse anche il nome della sua merenda preferita, del suo animale domestico e, naturalmente, le parole «mamma» e «papà». Quasi certamente il bambino reagirà al suo nome ogni volta che tu lo pronuncerai e, probabilmente, emetterà spesso autonomamente dei versi, anche se si tratterà per lo più di suoni incomprensibili. Tuttavia, nei suoi versi è già possibile riconoscere alcune sillabe doppie: in questa fase il tuo bambino è infatti intensamente impegnato a imitare i suoni che sente costantemente. Spesso il bimbo risulta molto rumoroso: gridolini, risatine e strilletti di gioia risultano infatti così divertenti per lui! A volte potrai anche sussurrargli qualcosa all’orecchio: molti bambini trovano infatti divertente il solletico alle orecchie (non potrebbe essere altrimenti) e, in seguito, vogliono poi riprodurre subito anche loro la stessa azione.
Potresti notare che il tuo bambino lascia cadere in continuazione i giocattoli o i cucchiai dal seggiolone o dalla carrozzina. Non lo fa affatto per infastidirti, ma per assicurarsi di questo processo, ovvero del fatto che, nel momento in cui lascia cadere un oggetto, succeda sempre la stessa cosa. Infatti, i bambini apprendono molto ripetendo le stesse azioni e amano le sequenze che si svolgono sempre secondo la stessa modalità. È un aspetto che noterai anche in seguito quando, ad esempio, il tuo bambino ti chiederà di raccontargli sempre la stessa favola della buonanotte, sera dopo sera. Puoi quindi creare tu stessa dei simili rituali, ad esempio, canticchiando sempre la stessa canzone durante il cambio del pannolino. Il tuo bambino lo adorerà!