Terzo mese

Il terzo mese

Forse tu e il tuo bambino siete già riusciti a impostare una sorta di routine, o forse no, o magari il ritmo che pensavate di aver trovato è svanito da un giorno all’altro. Questo è del tutto normale: il tuo bambino attraversa costantemente dei grandi cambiamenti, i cosiddetti «scatti di crescita», che spesso si accompagnano a nuove capacità, ma anche a nuove sfide.

Il terzo mese in breve

La fase orale

In questa fase la maggior parte dei bambini presenta una ridotta necessità di dormire, con conseguente aumento delle fasi di veglia. Durante questo periodo, i bambini esplorano con curiosità il mondo, ma anche se stessi. Ad esempio, trovano estremamente eccitanti le proprie mani e i propri piedi e il tuo bimbo potrebbe quindi osservare affascinato i movimenti delle proprie mani portandosele continuamente alla bocca. Infatti, indicativamente intorno al terzo mese ha inizio la cosiddetta «fase orale». Si tratta di un’importante fase dello sviluppo in cui i bambini sperimentano il mondo attraverso la loro bocca, che utilizzano come organo del tatto. Questo porta quindi i bambini a mettersi in bocca tutto ciò su cui riescono a posare le mani. Ecco perché è importante stare attenti: i bambini corrono infatti il rischio di ingerire facilmente piccoli oggetti come biglie o pile a bottone, che possono quindi costituire un reale pericolo. I giocattoli adatti ai bambini, come i sonagli, gli anelli da dentizione o gli animali realizzati in gomma adatta ai bimbi possono invece soddisfare la curiosità del bambino in modo del tutto sicuro.

Benché tutte queste nuove impressioni favoriscano il suo sviluppo cerebrale, a volte possono anche renderlo più irrequieto, provocare maggiore irregolarità a livello del sonno, una maggiore tendenza al pianto e un comportamento più insicuro e dipendente. Tali comportamenti possono indicare che, al momento, il bambino è sottoposto a grande pressione dal punto di vista emotivo e che necessita quindi di maggiore vicinanza.

Il «grasso» dei neonati e possibili flatulenze

Il tuo bambino è ulteriormente aumentato di peso e, in questa fase, alcuni neonati presentano la famosa «ciccetta» (grasso) tipica dei bambini: il bimbo evidenzia infatti un viso tondo, guance piene e braccia e gambe ben tornite. Ma come abbiamo già detto, i bambini non sono tutti uguali e anche un bambino più magro e più delicato può risultare assolutamente sano, purché rientri nel range previsto dal proprio percentile.

In questo periodo alcuni neonati soffrono delle cosiddette «coliche dei primi tre mesi». Si tratta di disturbi addominali che, tuttavia, non durano così a lungo e che, tendenzialmente, devono il loro nome al momento in cui tipicamente si manifestano. Il motivo per cui, in questo periodo, i neonati soffrono spesso di dolori addominali non è stato chiarito in modo definitivo. Uno dei motivi può essere legato al fatto di bere in modo frettoloso, con conseguente ingresso di eccessiva aria nella pancia, che provoca quindi il disturbo. Possono rivelarsi d’aiuto praticare dei massaggi addominali molto delicati in senso orario o applicare una borsa dell’acqua calda. Alla maggior parte dei bambini fa stare bene anche scalciare e battere i piedi contro qualche oggetto, ad esempio le tue mani o un cuscino. Se hai l’impressione che i sintomi peggiorino progressivamente, chiedi consiglio a uno specialista: anche, se di solito, si tratta di coliche assolutamente innocue, in rari casi i disturbi potrebbero essere riconducibili a un’altra causa.

Momento di scoperta del mese: «l’acqua»

L’acqua rappresenta per i bambini un elemento assolutamente affascinante, sia che ne sperimentino gli schizzi mentre sguazzano muovendo le mani nella vasca da bagno sia che provino la sensazione di essere completamente privi di peso all’interno di una grande piscina. Solitamente i cosiddetti «corsi di nuoto per neonati» si rivolgono infatti ai neonati a partire dai tre mesi circa. L’obiettivo di tali corsi non è quello di insegnare ai bambini a nuotare, ma di farli divertire in acqua, offrendo un’attività in grado di creare un legame tra il neonato e i genitori. Tuttavia, se il tuo bambino non sembra divertirsi mentre fa il bagnetto nella vasca da bagno, probabilmente è ancora troppo presto per lui e ti consigliamo quindi di aspettare ancora un po’ fino a quando non sarà effettivamente pronto.

Suggerimento BimBubble

In questo periodo, alcuni genitori si chiedono anche se sia meglio che il bambino dorma nel letto con i genitori, nel suo lettino o nella sua stanza. Non esistono soluzioni «giuste» o «sbagliate»: è importante che la soluzione legata al sonno risulti quella giusta per tutti! Che il bambino dorma nel proprio letto all’interno della stanza dei genitori («co-sleeping»), nello stesso letto dei genitori («co-bedding») o nella propria stanza, ciò che importa è che il bambino si senta al sicuro e protetto, che non abbia troppo caldo e che non corra il rischio di trascinarsi sul viso una coperta, un cuscino o un grande peluche. Si raccomanda inoltre di far dormire i bambini sulla schiena. A volte è anche necessario provare varie soluzioni legate al sonno, prima di riuscire a trovare quella più adatta a tutti.

Jetzt anmelden

Willst du keine Neuigkeiten verpassen? Dann melde dich jetzt für den monatlichen BimBubble Newsletter an!