Un altro importante traguardo è stato raggiunto: il tuo bambino ha già compiuto 18 mesi (o un anno e mezzo), incredibile, vero? Solo qualche mese fa il tuo bambino era ancora un essere minuto e indifeso e ora è invece diventato un piccolo bimbo che esplora già il mondo sulle proprie gambe. Il tuo bimbo cammina e corre in modo più sicuro e riesce persino a piegarsi e a rialzarsi senza cadere.
Molti bambini di quest’età sono curiosissimi e apparentemente instancabili. È quindi importante soddisfare questa loro esigenza di movimento. I parchi giochi sono ormai diventati un passatempo meraviglioso: se alcuni bambini desiderano essere spinti per ore sull’altalena classica, altri si divertono invece su quella basculante o si cimentano nei loro primi tentativi di arrampicata sui playground. L’aria fresca, l’esercizio fisico e la voglia di giocare fanno bene al tuo bambino e spesso garantiscono anche un sonno ristoratore durante la notte.
Tuttavia, non sempre è possibile trascorrere lunghe giornate all’aperto ed è quindi necessario portare l’avventura all’interno delle proprie quattro mura.. Una soluzione è costruire una piccola grotta: coperte, cuscini, un tavolo e delle sedie, o magari anche un tunnel da gioco, consentono infatti di costruire dei nascondigli assolutamente elettrizzanti. I bambini amano infatti trascorrere del tempo dentro queste costruzioni e magari potranno anche godersi la merenda o lo spuntino pomeridiano nel loro regno, proprio come dei veri avventurieri. Anche giocare a nascondino, semplici puzzle di legno o giocare a far rotolare, lanciare e prendere una palla non troppo grande (e, soprattutto, morbida) possono rappresentare attività estremamente divertenti. Ma come già menzionato, il bambino non ha bisogno di essere intrattenuto costantemente e imparerà così a sopportare la noia e a tenersi occupato da solo.
Il tuo bambino parla sempre di più e magari riesce già a formulare delle frasi composte da due parole. In questa fase evita di usare un linguaggio infantile: il tuo bambino sarà infatti in grado di capirti anche se comunichi con lui utilizzando frasi semplici e chiare. Quando parlano di sé, alcuni bambini utilizzano già il loro nome. I bambini che crescono in contesti bilingui, cioè esposti a due o più lingue, possono magari risultare più lenti nell’acquisizione del linguaggio; tuttavia, di solito, recuperano rapidamente tale divario.
Già nel corso dell’ottavo mese abbiamo descritto quanto uno specchio possa risultare emozionante per il tuo bambino. Ed ecco che lo specchio torna, dal momento che il tuo bimbo sarà quasi sicuramente in grado di riconoscersi. Potrai scoprire se, effettivamente, è già così ricorrendo al cosiddetto «test della macchia rossa»: colora la fronte o la guancia del tuo bambino con un rossetto o del trucco e poi mostragli uno specchio. Se, dopo essersi guardato allo specchio, il bambino si tocca la fronte o la guancia per rimuovere il puntino, questo è da considerarsi un indizio del fatto che il bambino si sia riconosciuto allo specchio.
Probabilmente ci vorrà ancora del tempo prima che il tuo bambino non ricorra più ai pannolini. Tuttavia, puoi già farlo familiarizzare con il vasino: magari puoi fargli vedere che l’orsacchiotto fa i suoi bisogni lì o puoi provare a far sedere il tuo bambino sul vasino per esercitarsi. Alcuni bambini danno dei chiari segnali prima di fare la pipì o la cacca. In tal caso, puoi posizionare il tuo bimbo sul vasino proprio in quel momento. Ma non preoccuparti se non funziona ancora: il controllo della vescica e dell’intestino richiede tempo e pazienza.